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Scansano (GR) è un comune di circa 4.300 abitanti ,dista dal capoluogo circa 30 km. Il centro sorge alla sommità di un poggio all'estremità nord-occidentale delle Colline dell'Albegna e del Fiora. Il comune è noto per aver conferito la denominazione al Morellino di Scansano, vino rosso a denominazione di origine controllata e garantita prodotto nella zona.
Il territorio comunale si estende su una superficie superiore ai 270 km² all'estremità nord-occidentale delle Colline dell'Albegna e del Fiora, sconfinando in alcune località lungo il versante della Valle dell'Ombrone. Confina a nord con il comune di Campagnatico, a nord-est con il comune di Roccalbegna, a sud-est con il comune di Manciano, a sud-ovest con il comune di Magliano in Toscana e a nord-ovest con il comune di Grosseto.
Il territorio si estende prevalentemente a quote collinari medio-basse, raggiungendo le altitudini minime in prossimità dei corsi d'acqua a regime torrentizio. La località di Pomonte, con 193 metri s.l.m., fa registrare la quota minima di altitudine tra i vari centri abitati, mentre Murci con i suoi 598 metri s.l.m. risulta l'agglomerato più alto dell'intero territorio comunale. La vetta più alta, tuttavia, è di 651 metri s.l.m. e coincide con la cima dei Poggi Alti, sulla quale è attivo il parco eolico dei Poggi Alti.
Frazioni :Baccinello,Montorgiali,

Murci,Pancole,Poggioferro,Polveraia,
Pomonte,Preselle.

Centro Storico









Il Teatro Castagnoli è il teatro comunale di Scansano. Il ruolo assunto nell'Ottocento da Scansano, quale capoluogo estivo della Maremma dove appunto i funzionari granducali di Grosseto trascorrevano "la statatura", giustifica la presenza di un teatro così importante con una sala a pianta ovoidale a campana, con loggia ad archi e balconata, e dotato di un palcoscenico di discrete dimensioni. I sessantaquattro soci fondatori iniziarono la fabbrica nel 1852 ma i lavori si fermarono alle fondazioni a causa di una cattiva organizzazione e per mancanza di fondi. Solo dopo il 1860 e grazie ad un generoso lascito fatto alla comunità di Scansano dall'Eredità Agricola del notaio Filippo Castagnoli, i lavori ripresero e sotto la direzione di Augusto Corbi vennero ultimati nel 1891. Il teatro, intitolato al munifico donatore, venne affidato alla gestione dell' Accademia della Sala Castagnoli costituitasi a questo fine. Dall'ultimo dopoguerra la sala fu adibita principalmente a cinematografo e furono eseguiti alcuni lavori di restauro alle decorazioni pittoriche (1968). Il teatro ha cessato però la sua attività nel 1982 per la necessità di opere di adeguamento alle nuove norme di sicurezza. Passato in proprietà al Comune nel settembre del 1982, il recupero e l'adeguamento del teatro allora predisposti sono stati inseriti nel progetto FIO-Teatri della Regione Toscana. Riportato finalmente alla sua funzione originaria, ha visto di recente allestimenti di importanti compagnie toscane e nazionali.